CHEAP TRAVEL EUROPE


CIRCO MASSIMO

 

File:Plan Rome Caen Circus Maximus Colisée.jpg

 

Storia

Le prime installazioni in legno, probabilmente in gran parte mobili, risalgono all'epoca dei Tarquini (Tarquinio Prisco, Servio Tullio, Tarquinio il Superbo) nella seconda metà del VI secolo a.C.. La costruzione di primi impianti stabili risalirebbe al 329 a.C., quando furono edificati i primi carceres. Le prime strutture in muratura, soprattutto legate alle attrezzature per le gare, si ebbero probabilmente solo nel II secolo a.C. e fu Gaio Giulio Cesare a costruire i primi sedili in muratura e a dare la forma definitiva all'edificio, a partire dal 46 a.C.

Il monumento venne restaurato dopo un incendio e probabilmente completato da Augusto, che vi aggiunse anche un obelisco di Ramses II portato dall'Egitto (spostato nel XVI secolo da Papa Sisto V in Piazza del Popolo). Altri restauri avvennero sotto gli imperatori Tiberio e Nerone e un arco venne eretto a Tito nell'81 al centro del lato corto curvilineo: si trattava di un passaggio monumentale integrato nelle strutture del circo.

Dopo un grave incendio sotto Domiziano, la ricostruzione, probabilmente già iniziata sotto questo imperatore, venne completata da Traiano nel 103: a quest'epoca risalgono la maggior parte dei resti giunti fino a noi. Sono ricordati ancora restauri sotto Antonino Pio, Caracalla e Costantino I.

In antichità la spina era decorata con un obelisco, l'obelisco flaminio oggi a piazza del Popolo, come testimoniato anche da una moneta di Caracalla. Nel 357, un secondo obelisco fu portato a Roma per volere dell'imperatore Costanzo II ed eretto dal praefectus urbi Memmio Vitrasio Orfito sulla spina; oggi questo obelisco si trova davanti San Giovanni in Laterano.

Il circo rimase in efficienza fino alle ultime gare organizzate da Totila nel 549.

Il Circo Massimo è un antico circo romano, dedicato alle corse di cavalli, costruito a Roma.

Situato nella valle tra il Palatino e l'Aventino, è ricordato come sede di giochi sin dagli inizi della storia della città: nella valle sarebbe avvenuto il mitico episodio del ratto delle Sabine, in occasione dei giochi indetti da Romolo in onore del dio Consus. Di certo l'ampio spazio pianeggiante e la sua prossimità all'approdo del Tevere dove dall'antichità più remota si svolgevano gli scambi commerciali, fecero sì che il luogo costituisse fin dalla fondazione della città lo spazio elettivo in cui condurre attività di mercato e di scambi con altre popolazioni, e - di conseguenza - anche le connesse attività rituali (si pensi all'Ara massima di Ercole) e di socializzazione, come giochi e gare.



google-site-verification: googleda27afadd33c891a.html